20 Settembre 2022
Elezioni politiche, Coldiretti Bergamo presenta ai candidati 5 richieste per il mondo agricolo

Coldiretti Bergamo chiede un impegno preciso per i primi 100 giorni del prossimo governo che nascerà dopo le elezioni del 25 settembre. Per questo ha presentato ai candidati delle varie forze politiche, che si sono ritrovati al Point di Dalmine in un incontro con tutte le associazioni che compongono Imprese e Territorio, un documento articolato in 5 punti ritenuti necessari per l’agroalimentare made in Italy.

“Il documento che abbiamo messo sul tavolo – evidenzia Alberto Brivio, presidente di Coldiretti Bergamo - contiene una serie di interventi finalizzati al rilancio del settore, a garantire la redditività delle imprese e a centrare entro dieci anni l’obiettivo dell’autosufficienza alimentare in gran parte delle filiere”.

Quest’anno – sottolinea Coldiretti Bergamo - ci sono stati problemi di grave siccità che hanno compromesso in modo importante i raccolti. Anche l’aumento dei costi di materie prime, gasolio e energia ha aggravato la situazione mettendo in ginocchio le nostre aziende. Alla politica chiediamo massima attenzione al nostro settore ricordando che proprio nelle imprese agricole si produce il cibo di qualità, base del nostro Made in Italy.

Coldiretti da parte sua si è già attivata su diversi fronti e sta puntando molto sui servizi con Bonifiche Ferraresi e Consorzi agrari d’Italia per aiutare le imprese a impegnarsi sempre di più nella trasformazione e commercializzazione per guadagnare così quote di valore. Un obiettivo prioritario per Coldiretti è di garantire reddittività in tutte le fasi della filiera. Uno dei temi resi particolarmente caldi, con la siccità che ha messo in ginocchio l’Italia, è quello dei bacini di accumulo.

Oggi – evidenzia Coldiretti Bergamo - tutti parlano della necessità di non disperdere le precipitazioni, ma se ci avessero ascoltato quando abbiamo lanciato il progetto avremmo limitato i danni ingentissimi che stanno pesando sulle imprese e non saremmo stati costretti ad abbattere le vacche perché non sappiamo come nutrirle e anche i consumatori soffrirebbero di meno. Non possiamo continuare a temporeggiare e a rincorrere l’emergenza, bisogna puntare sulla prevenzione attraverso progetti ben precisi.

Questi in sintesi i punti principali contenuti nel documento presentato:

  1. Difendere l’agricoltura italiana con l’istituzione del Ministero dell’agroalimentare
  2. Europa: no al Nutriscore, no al cibo sintetico e no al Mercosur, sì all’origine in etichetta, sì alla sostenibilità e sì alla ricerca
  3. Pnrr: la chiave per la sovranità alimentare, energetica e logistica italiana
  4. Stop cinghiali: difendiamo cittadini e agricoltori
  5. Invasi: realizzare dei bacini di accumulo, che garantiscono acqua a famiglie e imprese e consente di produrre energia pulita

Al termine della presentazione tutti i candidati hanno sottolineato l’importanza del settore agricolo e hanno espresso disponibilità a lavorare in sinergia per garantirne il rilancio e lo sviluppo.

 

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