13 Agosto 2021
Zootecnia settore importante per l’agricoltura bergamasca, bene 94 milioni a sostegno delle stalle in crisi

“Una boccata di ossigeno importante per gli allevatori già alle prese con l’aumento vertiginoso dei costi delle materie prime e le perdite subite a causa della pandemia". Così il presidente di Coldiretti Bergamo Alberto Brivio commenta il recente accordo raggiunto in Conferenza Stato Regioni sul decreto del Ministero delle politiche agricole per le filiere zootecniche.

“Per le nostre aziende si tratta di un provvedimento importante - prosegue Brivio -, le aiuterà a programmare il futuro con maggiore serenità. Il sistema allevatoriale bergamasco è una realtà significativa, che è alla base anche delle nostre tipicità di maggior pregio, fondamentali non solo dal punto di vista dell’economia agricola e dell’occupazione ma anche per quanto riguarda  il turismo enogastronomico”.

Su forte sollecitazione di Coldiretti il decreto prevede un pagamento automatico senza nuove domande alle imprese che abbiano già fatto domanda sul primo Fondo filiere zootecniche. Vengono fatti salvi i controlli già effettuati e resta fermo il limite di 225mila euro massimo di aiuto previsto dalla norma europea “Quadro temporaneo Covid-19”. Il decreto prevede in ogni caso la possibilità di presentare nuove domande con una riserva del 20% del budget assegnato a ogni singolo intervento. In caso dovessero residuare risorse, le stesse saranno ripartite sempre in automatico sulle domande già presentate.

 Decreto Ministeriale ha stanziato 94 milioni di euro che saranno così ripartiti :

a)      filiera suinicola (scrofe): 16 milioni di euro;

  1. b)      filiera cunicola: 2 milioni di euro;
  2. c)      filiera delle carni bovine di età inferiore agli 8 mesi (vitelli nati allevati e macellati in Italia): 6,5 milioni di euro;
  3. d)      filiera delle carni bovine di età inferiore agli 8 mesi (vitelli allevati in Italia per un periodo non inferiore a 4 mesi prima della macellazione): 2,5 milioni di euro;
  4. e)      filiera delle carni bovine di età compresa tra 12 e 24 mesi (vitelloni): 33 milioni di euro;
  5. f)       filiera ovicaprina: 7,7 milioni di euro;
  6. g)      filiera caprina: 0,3 milioni di euro;
  7. h)      filiera di allevamento di vacche da latte: 26 milioni di euro.

 

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