Nella Bergamasca la produzione di vino biologico si sta consolidando. Negli ultimi anni infatti sono aumentate le aziende che coltivano la vite senza l’impiego di prodotti di sintesi chimica.
“La sensibilità verso questo tipo di produzione è sempre più marcata – sottolinea la Coldiretti bergamasca –; il vino “bio” per ora è ancora una piccola nicchia nell’ambito della viticoltura tradizionale, ma è una chance in più per i nostri produttori, sempre attenti a interpretare i segnali del mercato. La viticoltura bergamasca ha fatto passi da gigante negli ultimi anni dal punto di vista della qualità e della diversificazione, il vino biologico rappresenta un aspetto della capacità dei produttori di rispondere ai nuovi stili di vita e a nuove abitudini alimentari orientate alla sostenibilità ambientale che si stanno diffondendo nella nostra società”.
Proprio nei giorni scorsi al Vinitaly sono state presentate le prime etichette di vino biologico regolarmente certificate con l’eurofoglia, il logo europeo obbligatorio per questo tipo di produzioni. A darne l’annuncio è stato il Ministero delle Politiche agricole, secondo il quale la novità non è passata inosservata e, anzi, ha registrato un notevole interesse, anche commerciale.
La certificazione con l’eurofoglia per il vino biologico è possibile a partire dalla vendemmia 2012 (in base al reg.UE 8/03/2012), prima si parlava di vino ottenuto da uve biologiche. Oggi la dicitura vino biologico si può utilizzare in quanto sono stati abbassati i limiti massimi di anidride solforosa (100 mg/litro per i rossi e 150mg/litro per i bianchi) rispetto al vino tradizionale che ne prevede massimo 160 mg/litro per i rossi e 200 mg/litro per i bianchi. Inoltre è vietato l’utilizzo di alcuni additivi enologici.
“Questo fenomeno sta portando i primi risultati in termini economici e di attenzione all’ambiente – prosegue la Coldiretti bergamasca – il vino biologico infatti è visto dai consumatori come un approccio nuovo anche al territorio nel suo insieme”.
Le aziende associate a Coldiretti Bergamo iscritte all’Albo dei prodotti biologici della Regione Lombardia e controllate dal ministero delle Politiche Agricole negli ultimi sette anni sono passate da 6 a 15 e anche la superficie di vigneto “bio” è passata da 6 a 25 ettari. I principali vini bergamaschi prodotti con il metodo biologico sono il classico Valcalepio rosso DOC e il Valcalepio bianco, il Terre di Colleoni DOC o la Bergamasca IGP nelle versioni Marzemino, Franconia, Moscato Giallo, Manzoni bianco e Schiava rosata.