Uno scarto trasformato in risorsa, un circolo virtuoso che vede al centro l’azienda agricola. Vanno in questa direzione le linee guida definite da Regione sull’utilizzo in ambito agricolo degli sfalci verdi derivanti dall’attività della cura del verde, un chiarimento sollecitato da Coldiretti e dall’Associazione Florovivaisti Bergamaschi.
Il documento – spiega Coldiretti Bergamo in base alla nota regionale – chiarisce che i residui di lavorazione del verde possono essere destinati ad un utilizzo agricolo sia come concime per i terreni nel rispetto delle buone pratiche agronomiche, sia per la produzione di agro energia, purché vi sia adeguata tracciabilità tra il punto di produzione e il luogo di destinazione.
“E’ un grande risultato per il settore e per l’ambiente - afferma Sandro Maffi, Presidente Florovivaisti Bergamaschi e vicepresidente di Coldiretti Bergamo-. Si tratta di una opportunità interessante non solo dal punto di vista agronomico ed energetico, ma anche perché può dare vita a sinergie costruttive tra filiere”.
Ringraziamo gli assessori regionali all’Agricoltura e all’Ambiente per aver accolto le nostre istanze – sottolineano Coldiretti Bergamo e l’Associazione Florovivaisti bergamaschi – e per aver fatto chiarezza sulla normativa, attraverso un’interpretazione che permette di agevolare la transizione verso il modello di economia circolare per migliorare l’efficienza nell’uso delle risorse con una semplificazione burocratica e dei servizi.
Le aziende agricole interessate – conclude Coldiretti Bergamo – troveranno presso i nostri uffici tutte le informazioni e la consulenza tecnica sulle nuove linee guida.