Gli agricoltori bergamaschi sono al fianco delle aziende delle zone colpite dal terremoto e stanno continuamente mandando del foraggio per l’alimentazione degli animali. Gli ultimi due carichi sono stati inviati la scorsa settimana nelle Marche, per un totale di 230 quintali di fieno. L’ultimo tir è arrivato venerdì ad Appignano del Tronto in provincia di Ascoli Piceno. Ad accogliere il prezioso carico che servirà per sfamare nelle prossime settimane un centinaio di capi di bovini, il presidente e il direttore della Coldiretti di Ascoli Piceno, Paolo Mazzoni e Alessandro visetti, con alcuni allevatori.
Le aziende agricole bergamasche che hanno contribuito a questo gesto di solidarietà sono: az. agr. Mazzola Giuseppe ed Edrisio di Verdello, az. agr. Belotti Roberto di Ciserano, az. agr. Pinotti Luigi di Osio Sopra, az. agr. Donato Giassi di Osio Sopra, az. agr. Giavazzi di Verdello, az. agr. Nozza Diego e Angelo di Verdello, az. agr. Tomaselli Felice di Valbrembo, az. agr. Donghi Michele di Brembate Sopra. Ha effettuato il trasporto l'azienda Trasporti Gualdi di Dalmine e i due autisti sono stati i fratelli Mauri e Simone.
“E’ stato un gesto importante che rappresenta un segnale di vicinanza in una fase difficile per i nostri allevatori – hanno detto il presidente e il direttore della Coldiretti di Ascoli Piceno – con le stalle provvisorie che non sono ancora state attivate a sei mesi dal sisma e gli animali sono costretti al freddo, mentre aumenta il numero dei animali morti”.
A sei mesi dalle prime scosse la Coldiretti stima che non più del 15% degli animali “sfollati” possono essere ospitati nelle stalle provvisorie annunciate e si conta una vera strage con oltre diecimila animali morti, feriti e abortiti nelle aree del terremoto per l’effetto congiunto del terremoto e del maltempo che hanno fatto crollare le stalle e costretto gli animali al freddo e al gelo, con morti, malattie e diffusi casi di aborto. Gli allevatori non sanno ancora dove ricoverare mucche, maiali e pecore sopravvissuti, costretti al freddo, con il rischio di ammalarsi e morire, o nelle strutture pericolanti, mentre si è ridotta del 30% la produzione di latte per lo stress provocato dal freddo e dalla paura delle scosse. Occorre colmare i ritardi accumulati nella realizzazione delle nuove stalle ma anche completare gli allacci della luce e dell’acqua nelle strutture già consegnate.
“Molti nostri associati – dice il direttore di Coldiretti Bergamo Gianfranco Drigo – si stanno adoperando per dare una mano agli allevatori di quelle aree che stanno vivendo momenti di grade difficoltà. Per le prossime settimane organizzeremo anche un carico di mangime in sacchi”.
Il gruppo di allevatori che hanno donato il fieno con gli autisti che hanno effettuato il viaggio
Il presidente e il direttore della Coldiretti di Ascoli Piceno con alcuni allevatori ricevono il fieno inviato dalle aziende agricole bergamasche