30 Luglio 2013
Prezzo del latte: forti critiche sull’accordo da Coldiretti Bergamo

“Evidentemente a Roma si respira già aria di vacanza, visto che a difesa di questo inaccettabile accordo, siglato in tutta fretta da Confagricoltura e Cia, si sono espressi i rispettivi presidenti nazionali”. Così il presidente della Coldiretti bergamasca, Alberto Brivio, commenta l’accordo per il prezzo del latte sottoscritto oggi dalle due organizzazioni agricole e che Coldiretti, responsabilmente, non ha invece voluto firmare.

“La parzialità dell’intesa – prosegue Brivio - è la palese dimostrazione che la tanto sbandierata unità di intenti è stata subito disattesa proprio in una delle trattative più complesse e delicate per la realtà lattiero casearia degli ultimi tempi, da parte di quelle organizzazioni che hanno deciso di piegarsi all’esclusivo volere della controparte industriale a discapito della zootecnica da latte, soprattutto lombarda”.

La Coldiretti bergamasca non si riconosce in questo accordo  che fissa la remunerazione di un litro di latte per i prossimi sei mesi (da agosto 2013 a gennaio 2014) a soli 42 centesimi e che quindi non copre neppure i costi di produzione stimati almeno in 43 centesimi al litro.

“Questo significa - sottolinea Brivio – che le aziende non riusciranno a far quadrare i bilanci e  gli allevatori si troveranno a lavorare in perdita. Bisogna poi considerare che, visti i tre mesi persi per arrivare a questo risultato (il precedente accordo era scaduto a fine aprile), il periodo su cui spalmare l’intesa è di nove mesi e pertanto la media del prezzo scende a 41,33 centesimi al litro. Una vera e propria beffa per i produttori!!!”

La Coldiretti provinciale denuncia che si tratta ormai di una questione di sopravvivenza per gli allevamenti.

“I costi sono alle stelle - puntualizza Brivio -; i prezzi di alcuni fattori di produzione, come le materie prime utilizzate per l’alimentazione del bestiame,  sono leggermente diminuiti negli ultimi giorni, ma dopo avere avuto un’impennata nei mesi precedenti. I carburanti, l’energia e la manodopera hanno invece fatto registrare un continuo rialzo dei costi”.

Secondo la Coldiretti provinciale inoltre a causa del maltempo molti raccolti sono andati persi e quindi i produttori oltre ad accollarsi le perdite subite devono anche sostenere ulteriori costi per acquistare le materie prime per poter alimentare il bestiame.

Hanno perso l’occasione per garantire la sopravvivenza delle aziende agricole pur salvaguardando il potere di acquisto dei consumatoriconclude Brivio –, visto che anche le condizioni di mercato sono favorevoli al nostro latte. Essendosi astenuta dalla firma dell’accordo, Coldiretti per rispondere alle legittime istanze degli allevatori metterà in campo tutte le azioni che riterrà necessarie per valorizzare in modo equo il prezzo del latte nel momento in cui verranno sottoscritti i vari  accordi a livello territoriale”.

Le Fattorie Didattiche in provincia di Bergamo

LE FATTORIE DIDATTICHE BERGAMASCHE

Continuando con la navigazione in questo sito, accordi l'utilizzo dei nostri cookie. Approfondisci

Le impostazioni dei cookie in questo sito sono impostate su "permetti cookie" per permettere la migliore esperienza di navigazione possibile. Se continui l'utilizzo di questo sito senza cambiare le impostazioni del tuo browser o se clicchi su "Accetto" confermai l'autorizzazione di tali cookie.

Chiudi