In riferimento alla decisione della Commissione Ue di aprire una procedura di indagine formale sugli aiuti di Stato nei confronti dell'Italia per le quote latte e all’invito a fornire informazioni in relazione alla proroga di 6 mesi al 30 giugno 2011 del pagamento della rata delle multe sul latte in scadenza al 31 dicembre 2010, la Coldiretti bergamasca sottolinea che non c'era alcun valido motivo per un’altra proroga del pagamento delle multe.
“La nostra Organizzazione si era opposta con fermezza alla proroga – sottolinea Alberto Brivio, presidente della Coldiretti di Bergamo – perché era un ulteriore schiaffo agli allevatori che hanno creduto nello Stato e si sono messi in regola affrontando duri sacrifici economici. Troppe volte sono stati lesi gli interessi degli allevatori che hanno rispettato le regole e che negli anni, proprio per questo motivo, hanno acquistato o affittato quote per un valore complessivo di 2,42 miliardi di euro e che ora stanno affrontando la crisi anche con questo fardello sulle spalle”.
Secondo la Coldiretti bergamasca la vicenda deve essere chiarita e soprattutto non deve essere fatta di ogni erba un fascio. Finora sono stati salvaguardati gli interessi dei pochi che non hanno rispettato la legge, mentre si sono ignorate le esigenze della maggior parte degli allevatori che con onestà e grandi sacrifici si sono attenuti a quanto previsto dalla normativa. E’ giusto che la serietà di chi ha rispettato le regole venga riconosciuta e che non tutti vengano additati indistintamente come i “furbetti delle quote latte” .
“La vicenda della quote latte – precisa Brivio - per troppo tempo ha vincolato l'agricoltura italiana. E’ arrivato il momento di girare pagina definitivamente ripartendo dalla legge che stabilisce regole ben precise che devono essere rispettate da tutti. E’ finito il tempo delle proroghe, è arrivato il tempo della responsabilità”.
11 Febbraio 2012
per le quote latte proroga immotivata, le regole vanno rispettate