4 Marzo 2013
Per battere la crisi il settore agricolo spinge sulla multifunzionalità e la creatività

L’agricoltura bergamasca non sta investendo solo sulla qualità, ma punta anche sulla diversificazione e le imprese sono alla costante ricerca di nuovi spunti imprenditoriali per battere la crisi.

Dall’agricampeggio ai prodotti caseari certificati per i celiaci, dalla didattica con i lama all’agriturismo con il pane al carbone, dal succo di uva fragola all’adozione degli alberi da frutta fino alle minibottiglie di vino con le etichette personalizzate.
Sono queste alcune delle esperienze recentemente messe in campo dagli agricoltori della provincia che danno l’idea della profonda trasformazione che si è verificata nelle campagne a oltre dieci anni dall'approvazione della legge di Orientamento (la numero 228 del 18 maggio 2001), una norma  che ha allargato i confini dell'attività agricola e ha di fatto rivoluzionato l'attività d'impresa nelle campagne italiane aprendo nuove opportunità occupazionali.

Se Giuseppe Visini di Schilpario ha predisposto uno spazio attrezzato per  l’agricampeggio che aprirà a breve e propone una accoglienza all'aria aperta in mezzo alla natura (è la prima esperienza di questo genere a livello provinciale),  l’azienda agricola Settimocielo di Camerata Cornello dà in adozione gli alberi da frutto per chi vuole  garantirsi genuinità e freschezza e seguire ogni fase dello sviluppo della frutta che porterà in tavola e al tempo stesso contribuire a salvaguardare l’ambiente. 

Queste esperienzesottolinea Alberto Brivio, presidente di Coldiretti Bergamo –  sono l’esempio della creatività delle imprese agricole che nonostante le difficoltà sono aperte a nuove idee e a nuove opportunità. La legge di Orientamento che come Coldiretti abbiamo fortemente voluto ha introdotto una nuova visione di sviluppo per il settore e ora ne stiamo vedendo gli effetti”.

A Caravaggio la “Società agricola Lanzeni Giuseppe e Luigi” si è dotata di un piccolo caseificio e produce yogurt e budini senza glutine per chi ha problemi di celiachia, mentre l’azienda Miriam di Trescore Balneario produce il succo di uva fragola. Alla Scuderia della Valle di S. Omobono invece hanno avviato un piccolo allevamento di lama e propongono attività didattiche con questi animali per grandi e piccoli. Simone Locatelli di Chiudono per evitare gli sprechi e “aiutare” i consumatori  a rispettare le norme di sicurezza previste dal codice stradale propone bottiglie di vino da 0,375 litri e personalizza le etichette sulla base delle esigenze dei clienti. Simone Polini titolare dell’agriturismo “La cascina dei Prati” di Credaro ha invece sperimentato il pane al carbone per offrire ai propri clienti un menù sempre più vario e curioso. 

“La creatività sta diventando un vero e proprio fattore di sviluppoconclude Gianfranco Drigo, direttore di Coldiretti Bergamo – ;tutte queste idee non solo offrono soddisfazioni a chi le mette in pratica, ma creano anche posti di lavoro e rappresentano una nuova fonte di reddito per le imprese che possono così guardare al futuro con maggiore garanzia”.

Le Fattorie Didattiche in provincia di Bergamo

LE FATTORIE DIDATTICHE BERGAMASCHE

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