Con l’Italia stretta nella morsa del caldo e numerose città sotto allerta per temperature che sfiorano i 40 gradi, Coldiretti Bergamo lancia un appello: più verde urbano per rendere le città più vivibili e salutari. Potenziare e riqualificare parchi, giardini e aree alberate potrebbe abbassare le temperature medie fino a 1,5 gradi e contribuire a ridurre l’inquinamento atmosferico.
La situazione attuale deve essere sicuramente migliorata. In Italia il verde urbano pro capite si ferma a 32,8 metri quadrati, ma nelle grandi città i numeri crollano: Roma si ferma a 17 mq per abitante, Milano a 18,9, Napoli a 13,6, Palermo addirittura a 12,1.
A Bergamo, negli ultimi 12 anni, il verde urbano pro capite è passato da 24,7 a 25,8 metri quadrati per abitante. Un incremento graduale, che testimonia l’attenzione verso una città sempre più verde e sostenibile. Un risultato significativo, soprattutto considerando che Bergamo è tra le città più popolose della Lombardia. La media nazionale è un traguardo a cui puntare, continuando a investire nella qualità della vita e nella resilienza urbana.
“E’ importante che questo trend positivo continui – sottolinea il presidente dell’Associazione Florovivaisti Bergamo e vice presidente Coldiretti Bergamo Sandro Maffi –, il verde urbano è un alleato naturale contro il caldo, riduce le temperature e rende la città più vivibile anche durante le ondate di calore. Affinché il verde urbano continui a offrire sollievo dal caldo e migliorare la qualità dell’aria, è fondamentale che la sua cura sia affidata a professionisti qualificati, in grado di preservare la salute degli alberi e garantire sicurezza e durabilità nel tempo.”
Gli alberi sono veri e propri condizionatori naturali, spiega Coldiretti Bergamo, offrono ombra, traspirano e contribuiscono a regolare il microclima urbano. Ma il loro ruolo non si ferma qui: una sola pianta adulta può assorbire fino a 250 grammi di polveri sottili, mentre un ettaro di vegetazione sottrae fino a 20 tonnellate di CO2 l’anno.
Tra le specie più efficaci nel contrastare l’inquinamento figurano alcune essenze autoctone come farnia, leccio, tiglio, acero campestre, frassino e pioppo, ma anche arbusti come rosa canina, alloro e biancospino, da preferire per nuove piantumazioni.
Infine, il verde conviene anche dal punto di vista economico. Secondo uno studio del CNR, ogni euro investito in forestazione urbana può generare tra 1,3 e 3 euro di benefici ambientali ed ecosistemici. Un ritorno che, in tempi di crisi climatica e sanitaria, rappresenta una scelta strategica per le città italiane.