10 Febbraio 2015
Nitrati, soddisfazione di Coldiretti Bergamo per definizione della “road map” per revisione aree vulnerabili

   Coldiretti Bergamo esprime soddisfazione per la road map presentata  oggi per arrivare in tempi brevi alla revisione delle zone vulnerabili ai nitrati, una decisione da cui  dipende la sopravvivenza di gran parte della zootecnia bergamasca e il futuro di circa 1/3 della produzione nazionale di prosciutti e formaggi Made in Italy  a denominazione  di origine, dal Parmigiano al Grana dal prosciutto di Parma a quello San Daniele, messi a rischio da una scorretta delimitazione. La proposta fatta congiuntamente dai ministri dell’Agricoltura, Maurizio Martina e dell’Ambiente, Gianluca Galletti punta ad accelerare i tempi e prevedere la presentazione il 17 marzo prossimo da parte delle Regioni interessate delle proposte per la revisione delle zone vulnerabili, a seguito del confronto tecnico anche con gli assessori all’ambiente delle Regioni. 
Questa importante decisione  - sottolinea Coldiretti Bergamoarriva dopo che lo studio completato  dall’ Istituto Superiore per la Protezione e la Ricerca Ambientale (ISPRA) scagiona definitivamente l’allevamento e accerta finalmente la responsabilità nell’inquinamento delle acque sotterranee di settori diversi dalla zootecnia”. 

Lo studio dell’Ispra infatti evidenzia come il contributo dell’allevamento non sia mai superiore ad un terzo del totale complessivo dell’inquinamento. L’impatto dei nitrati di natura zootecnica interessa non più del 10% delle superfici, tutto il resto deriva da scarichi industriali e residenziali che si sono moltiplicati per l’espansione urbanistica.
Per anni l’agricoltura, a torto, è stata indicata come unica responsabile di questo tipo di inquinamento, ma ora è stato chiarito come il coinvolgimento della fonte zootecnica nelle problematiche ambientali sia del tutto trascurabile o minimo.

Coldiretti Bergamo prende atto positivamente della volontà di rispettare l’accordo "salva stalle" promosso proprio dalla Coldiretti coni due Ministri a Brescia  e di chiudere entro due mesi l’istruttoria regionale per portare a termine l’operazione verità nella perimetrazione delle aree vulnerabili.

L'auspicio è che entro il 17 marzo tutte le regioni interessate possano portare al tavolo di lavoro convocato in sede congiunta dai ministri dell’agricoltura e dell’ambiente una propria proposta supportata da idonei dati tecnici così da consentire immediatamente la discussione a livello europeo della nuova delimitazione.

 

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