1 Marzo 2014
Legalità fondamentale per il lavoro in agricoltura

Va garantita la legalità per combattere i segnalati inquietanti fenomeni malavitosi che umiliano gli uomini e il loro lavoro e rischiano di gettare un’ombra su un settore che ha scelto con decisione la strada del rispetto delle leggi e dell’attenzione alla legalità, alla sicurezza alimentare e ambientale”. E’ questa la linea espressa con molta chiarezza da Coldiretti Bergamo in un comunicato stampa diramato dopo le allarmanti notizie sul fenomeno del caporalato divulgate   nelle scorse settimane  dai media locali.
Sul vergognoso fenomeno del caporalato e di tutte le altre forme di illegalità questa è ancora la nostra ferma posizione di oggi, come lo è stata in passato e come lo sarà in futurosottolinea Coldiretti Bergamo -; una posizione che supportiamo con fatti concreti e assicurandoci ogni giorni che tra le nostre aziende associate prevalga la cultura della legalità e il rispetto della persona e del lavoro”.
Anche per perseguire questo obiettivo la Coldiretti  ha istituito un Osservatorio sulle agromafie in modo da fare emergere ed estirpare con il supporto delle forze dell’ordine eventuali fenomeni di sfruttamento.
Per quanto riguarda le accuse di scarsa attenzione al problema lanciate oggi in un articolo dal segretario Flai-Cgil -  evidenzia Coldiretti Bergamoprecisiamo che da parte nostra c’e’ sempre stata massima disponibilità  e lo abbiamo dimostrato intervenendo anche ieri ai lavori dell’assemblea della Flai CGIL. Per quanto riguarda la nostra adesione a un eventuale tavolo per il monitoraggio del lavoro agricolo proposto da Flai-Cgil, Fai-Cisl e Uila-Uil, puntualizziamo di non aver ricevuto alcun invito formale. Abbiamo saputo di questa ipotesi solo attraverso articoli di giornale, tra l’altro incentrati su  dati completamente sbagliati, che gettavano un’ombra inquietante sul settore agricolo, facendo emergere un quadro molto lontano dalla realtà, che non è costituita da “cinici sfruttatori” ma da imprese rispettose delle leggi e attente alle esigenze dei lavoratori, a partire da quelli immigrati. In merito a questa vicenda abbiamo apprezzato il fatto che la CISL abbia ritenuto opportuno fare le necessarie precisazioni. Non è con la superficialità e il pressapochismo che si risolvono i problemi”.
Per Coldiretti Bergamo il futuro del comparto agricolo passa obbligatoriamente dal rispetto della legalità, non esiste un’altra via. Deve però essere chiaro che se si vuole agire con serietà i diritti dei lavoratori e i  diritti delle imprese agricole non possono essere tutelati con articoli e accuse ad effetto.

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