“Si tratta di un segnale importante che risponde alle nostre sollecitazioni per dare immediatamente una boccata di ossigeno alle aziende agricole che da troppo tempo sono costrette a lavorare con prezzi di vendita al di sotto dei costi di produzione”. Così il presidente di Coldiretti Bergamo Alberto Brivio commenta l’annuncio di una moratoria sui debiti fatto dal Ministro delle Politiche Agricole Maurizio Martina in occasione della firma con Abi dell’intesa per sostegno finanziario agli allevamenti da latte, ma prevista anche per gli altri settori dell’agroalimentare.
“La mancata definizione di accordi sul prezzo del latte – sottolinea Brivio – sta mettendo in crisi una realtà che nella nostra provincia ha un ruolo di primo piano ed è ormai sull’orlo del tracollo. Anche altri comparti sono stretti tra mille difficoltà a causa di remunerazioni completamente fuori mercato”.
Per gli allevamenti le quotazioni per i maiali nazionali destinati ai circuiti a denominazione di origine (Dop) sono scese al di sotto della linea di 1,20 centesimi al chilo che non copre neanche i costi della razione alimentare cosi come i bovini da carne che sono pagati su valori che si riscontravano 20 anni fa.
“La moratori annunciata dal Ministro è un segnale significativo per le imprese – evidenzia Brivio – ora è necessario intervenire con la stessa determinazione sul piano comunitario per ottenere l’obbligo di indicare la provenienza in etichetta per i derivati da carne e latte, come ora ha chiesto anche la Francia, in modo da impedire che salumi e formaggi ottenuti con carne e latte stranieri vengano spacciati per italiani con grave danno per i consumatori e gli allevatori” ”.
Uno studio della Coldiretti infatti mette in evidenza che 2 prosciutti su 3 venduti come italiani, sono provenienti da maiali allevati all'estero, ma anche 3 cartoni di latte a lunga conservazione su 4 sono stranieri senza indicazione in etichetta, come pure la metà delle mozzarelle.