8 Aprile 2015
Interporto: Coldiretti Bergamo dice no a un’altra cattedrale nel deserto a scapito del suolo agricolo

Non intendiamo entrare nel merito delle eventuali motivazioni politiche che ci possono essere alla base della scelta dell’area su cui realizzare l’interporto, riteniamo però inaccettabile l’ipotesi di sacrificare  ancora un milione di metri quadrati di superficie agricola tra le più fertili in Europa, tra l’altro appena scampata allo scempio territoriale fatto da Brebemi e Tav”. Così Coldiretti Bergamo interviene nel dibattito relativo alla programmazione della nuova infrastruttura, al centro di un serrato confronto  circa la sua collocazione .
Come abbiamo ribadito più volte in occasione della realizzazione di altre opere – sottolinea Coldiretti Bergamo riteniamo più utile e saggio recuperare  aree dismesse, in modo da evitare nuovi furti di terreni agricoli, in considerazione anche del triste primato detenuto dalla nostra provincia per quanto riguarda il consumo di suolo”.
  e che se errare può essere considerato umano, perseverare sarebbe veramente diabolico.
Laddove esistano pari condizioni di carattere logistico – conclude Coldiretti Bergamonon si potrebbe giustificare  la scelta miope ed irrimediabilmente deleteria di rinunciare all’utilizzo di aree già compromesse per percorrere la strada di una nuova scriteriata cementificazione, con ripercussioni negative sull’agricoltura, sull’ambiente e sulla qualità della vita dei cittadini interessati”.

Le Fattorie Didattiche in provincia di Bergamo

LE FATTORIE DIDATTICHE BERGAMASCHE

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