27 Maggio 2013
Il vino bergamasco stretto tra maltempo e l’aumento dell’IVA

Si prospetta un’annata in salita per il settore vitivinicolo bergamasco. Il maltempo delle ultime settimane ha già creato molte difficoltà. La pioggia eccezionale ha impedito il reimpianto previsto di circa 20 nuovi vigneti, i viticoltori infatti non sono riusciti a preparare il terreno, a lavorarlo, tanto meno ad impiantare le viti. 
Per gli impianti produttivi di tutta la Valcalepio, a causa dell’umidità elevata, il rischio di peronospora, (malattia funginea che attacca foglie e grappoli) è altissimo. Non solo, gli operatori, a causa dei fondi bagnati e scivolosi, non riescono ad entrare con i mezzi nel vigneto per eseguire i regolari trattamenti fitosanitari a base di rame e zolfo e questo rende ancora più alto il rischio di infezioni funginee. La vegetazione è molto sviluppata ma la fioritura sembra arretrata. Si tratta di una situazione che si farà fatica  a recuperare.
La Coldiretti bergamasca lancia  l'allarme anche per gli effetti che avrà sul settore l’aumento dell’IVA prevista per il primo luglio, quando, se non interverranno modifiche, l'Imposta di valore aggiunto passerà  dal 21 al 22 per cento su alcuni prodotti tra cui, appunto, il "nettare di bacco".

Secondo la Coldiretti bergamasca infatti il timore è che l'aumento dell'aliquota rischi di dare il colpo di grazia agli acquisti sul mercato nazionale che sono scesi al minimo storico dall'Unità d'Italia.

Nello spazio di una decade, gli italiani hanno detto addio ad un bicchiere di vino su quattro, tanto che i consumi nazionali sono scesi ad appena 22,6 milioni di ettolitri, rispetto ai 29 milioni di ettolitri bevuti negli Stati Uniti e ai 30,3 milioni di ettolitri della Francia che detiene il primato mondiale.

Fortunatamente  l'Italia resta saldamente il maggior esportatore di vino nel mondo dove quasi una bottiglia scambiata su cinque è Made in Italy e anche per la viticoltura bergamasca ci sono grandi opportunità oltre confine.

Già molte delle nostre aziende vitivinicole si stanno strutturando per approcciare i mercati esteri facendo leva sulla qualità del vino che negli ultimi anni è notevolmente migliorata  spiega il direttore di Coldiretti Bergamo Gianfranco Drigo e anche la nostra Federazione sta mettendo in campo progetti specifici per supportare questa azione che per molte cantine resta una strada privilegiata da seguire. Purtroppo il clima ha già inferto un duro colpo. Nella seconda decade di maggio al nord è caduta il 24 per cento di pioggia in più e le temperature sono state più basse di 3,2 gradi, una situazione che purtroppo farà sentire in negativo tutti i suoi effetti”.

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