3 Agosto 2017
Il clima anomalo nella Bergamasca cancella il 50% del miele di acacia

E’ senza dubbio un’annata da dimenticare per l’apicoltura bergamasca. Secondo un monitoraggio  dei tecnici della  Coldiretti provinciale, il particolare andamento climatico di quest’anno ha notevolmente condizionato la produzione di miele.
Il clima impazzito con gelate fuori stagione e il caldo torrido accompagnato da poche piogge ha messo in difficoltà il settore apisticosottolinea Coldiretti Bergamo - ; purtroppo le fioriture si sono seccate oppure non si sono sviluppate correttamente quindi le api hanno avuto difficoltà a reperire il nutrimento”.
In provincia di Il settore apistico della provincia di Bergamo conta  748 apicoltori, professionali e hobbisti, con 19.347 alveari su un totale regionale di oltre 143.000 alveari per una popolazione stimata di 4 miliardi di api .
Dopo il freddo di inizio stagione è arrivato il caldo torrido a dare il colpo di grazia - spiega Irvano Fortini, apicoltore di Arzago D’Adda con 800 alveari -; le alte temperature e la scarsità di precipitazioni  nelle zone di pianura hanno compromesso la produzione di miele, in particolare di acacia e millefiori. Siamo riusciti a recuperare qualcosa con le fioriture di castagno, rododendro e tiglio in montagna dove il caldo si è sentito meno. Quest’anno è stato veramente un disastro, metà della produzione è andata in fumo a causa delle bizze del clima”.
Le gelate tardive sono state le principali responsabili del calo della produzione di miele in montagna.  “Le basse temperature dei mesi di aprile e maggio spiega Andrea Risi dell’azienda Il Ronchello di  Gandellinohanno  compromesso la produzione di miele di acacia. Anche quella del miele di tiglio ne ha risentito. La nevicata in alta montagna di poco più di un mese fa ha fatto precipitare repentinamente la temperatura a circa 10 gradi e lo sbalzo termico ha causato alle api un forte contraccolpo”.  
Il crollo della produzione bergamasca e lombarda, rileva la Coldiretti provinciale, apre le porte alla diffusione di miele importato, pertanto  prima di effettuare gli acquisti è bene leggere attentamente l’etichetta.

IL MONDO DELLE API IN LOMBARDIA

IL TERRITORIO
 
I PASTORI DELLE API
 
LE CASE DEL MIELE
 
BERGAMO
 
748
 
19.347
 
BRESCIA
 
981
 
19.568
 
COMO
 
408
 
11.740
 
CREMONA
 
212
 
5.118
 
LECCO
 
339
 
12.390
 
LODI
 
88
 
2.205
 
MONZA BRIANZA
 
143
 
2.403
 
MILANO
 
566
 
14.652
 
MANTOVA
 
275
 
6.872
 
PAVIA
 
292
 
15.712
 
SONDRIO
 
519
 
12.187
 
VARESE
 
517
 
21.026
 
LOMBARDIA
 
5.088
 
143.220
 

Fonte: Elaborazioni Coldiretti Lombardia su dati Anagrafe Apistica

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