Dopo due anni di stop imposto dalla pandemia è tornato l’appuntamento con la Festa regionale dei Senior di Coldiretti Lombardia. L’evento, che tradizionalmente riunisce i  pensionati di tutte le province lombarde, è ripartito oggi da Bergamo, più precisamente da città alta. Ha aperto la giornata una visita guidata alle bellezze racchiuse tra le antiche mura venete patrimonio Unesco, alle 11 si è tenuta la Santa Messa in Duomo. Il ristorante Da Mimmo ha ospitato il momento conviviale del pranzo.

«Siamo felici di esserci ritrovati ancora in presenza – sottolinea il presidente dell’associazione Pensionati di Bergamo Romeo Andreini –. La pandemia ha limitato molto le nostre attività associative e purtroppo non è ancora terminata, noi però abbiamo voluto ripartire perché vogliamo guardare al futuro con uno sguardo di ottimismo. Ci auguriamo che questo sia solo l’inizio del tanto sospirato ritorno alla normalità”.

La Festa Regionale del Pensionato è stata anche l’occasione non solo per ribadire al vitalità dei senior ma anche per approfondire alcuni temi di grande attualità.

Il presidente nazionale dell’Associazione Pensionati Coldiretti, Giorgio Grenzi, ha posto l’accento sulla situazione sociosanitaria e sul grave problema della siccità che sta investendo le campagna di tutta Italia. “Da nord al sud – ha detto – la scarsità delle risorse idriche sta mettendo in ginocchio gli agricoltori, ci auguriamo non solo che piova presto, ma anche che vengano adottate soluzioni che possano attenuare il problema. Per quanto riguarda la sanità dobbiamo cogliere le opportunità previste dal PNRR per quanto riguarda le case di comunità e gli ospedali di comunità”.

Durante la Santa Messa celebrata in Duomo dal Parroco Don Fabio Zucchelli e dal Consulente ecclesiastico Don Claudio Vezzoli, che ha festeggiato con tutti i pensionati i 40 anni di sacerdozio, ogni provincia ha portato all’altare un cesto con i prodotti agricoli tipici di ogni territorio.

Hanno partecipato all’evento anche il direttore Regionale di Coldiretti Lombardia Giovanni Benedetti e il direttore di Coldiretti Bergamo Carlo Loffreda.