Trentadue ettari di desolante distruzione. E’ lo scenario che si è trovato di fronte Adalberto Guarnerio, agricoltore di Pontirolo Nuovo, quando è uscito a fare una ricognizione nei suoi campi dopo la grandinata di sabato scorso.
“I danni si sono manifestati subito in tutta la loro gravità – racconta Guarnerio –; delle patate e dei cetrioli che stavano crescendo rigogliosi in pieno campo fino a pochi minuti prima, non è rimasto praticamente più niente. I chicchi di grandine hanno triturato tutte le piantine. Ho dovuto rifare nuovamente le semine per cercare di avere un minimo di raccolto. Quindi ulteriore lavoro e ulteriori costi”.
prosegue Guarnerio – anche se in percentuale minore rispetto agli ortaggi. Una stagione di lavoro completamente andata in fumo, una vera e propria batosta.. Anche altri agricoltori miei confinanti hanno subito danni, ma la mia azienda è stata proprio nell’occhio della tempesta”.
sottolinea Coldiretti Bergamo – si sono attivati subito per cercare di capire l’entità dei danni. Dopo una prima sommaria analisi li abbiamo stimati in circa 800 mila euro. Ormai questi fenomeni così improvvisi e repentini si manifestano sempre più frequentemente e sono un incubo per i produttori agricoli”. .
Coldiretti Bergamo evidenzia che negli ultimi dieci anni l’agricoltura italiana ha subito danni per circa 14 miliardi di euro per colpa di eventi atmosferici estremi sempre più imprevedibili. Poiché gli eventi climatici sono ormai un dato di fatto, è necessario mettere a punto forme di tutela efficaci per le aziende, come ad esempio le polizze assicurative per la gestione del rischio.