La Coldiretti bergamasca lancia l’allarme sulla crisi delle aziende cerealicole e sul crollo delle produzioni. Il pessimo andamento stagionale, caratterizzato da abbondanti piogge nell’autunno e dalla siccità in primavera, ha compromesso lo sviluppo e la crescita delle colture “I primi raccolti di grano e orzo – sottolinea il presidente della Coldiretti Giancarlo Colombi - stanno mettendo in evidenza che la quantità è decisamente inferiore rispetto alla norma (circa il 40 % in meno) e anche la qualità non è ottimale. Le cariossidi hanno un peso specifico molto basso e la paglia oltre ad essere poca e anche di scarsa qualità. Tutto ciò a causa dell’andamento climatico anomalo, in particolare del periodo di siccità che si è verificato mentre le colture si stavano sviluppando. Purtroppo questo peserà sui bilanci delle imprese agricole, anche a causa del conseguente aumento di alcuni fattori di produzione. Si calcola che la poca paglia disponibile sui mercati sia già aumentata di circa il 30 % rispetto allo scorso anno. E’ ancora presto per stimare in modo attendibile l’ammontare dei danni, ma certamente per il settore sarà una bella batosta. Mediamente le perdite per ettaro si attestano circa sui 350 euro. E’ poi importante che su queste difficoltà non si innestino anche fenomeni speculativi che vadano a danneggiare non solo i produttori ma anche i consumatori”.
29 Giugno 2011
Crollano le produzioni di orzo e grano