4 Agosto 2022
AZIENDA AGRICOLA MARRA DI FILAGO

Oggi conosciamo l’azienda agricola Marra di Filago, nata più di 25 anni fa da un’idea della titolare Anna.

Inizialmente allevavano solo fagiani, destinati a cacciatori e a riserve per consentire il ripopolamento del territorio. Con il diffondersi dell’influenza aviaria a cavallo degli anni ’90 e 2000, gli ambiti territoriali hanno dirottato i loro acquisti sui mercati esteri, causando un drastico calo nella produzione dell’azienda.

Per garantire la sopravvivenza dell’attività hanno deciso di mantenere solo una piccola parte destinata ai fagiani, integrando l’allevamento di avicoli con galline ornamentali e ovaiole, altri animali di bassa corte e la linea vacca-vitello per la produzione di carne a km0.

Oggi ciò che contraddistingue l’azienda è la produzione del tutto naturale di mais per polenta, attività nata da un’idea dei due figli, Carlo e Manuel.

Per scoprire la loro storia, siamo andati a trovare Manuel al mercato di Campagna Amica a Oltre il Colle, una delle tappe del Tour dei Sapori.

“Perché avete deciso di avviare la coltivazione di mais per polenta?”

Guardando il nostro terreno ci siamo resi conto che c’erano delle aree marginali dove non valeva la pena muoversi con i mezzi per produrre il fieno da destinare al bestiame. Per sfruttare quella porzione di terreno, mio fratello Carlo mi propose di seminare mais per polenta. L’idea era allettante ma dovevamo fare qualcosa fuori dal comune per poterci differenziare in un mercato ampio come quello del mais, caratterizzato da grossi produttori che si rivolgono alla grande distribuzione organizzata.

È così che abbiamo deciso di investire in questa attività ma con il vincolo di raccogliere e sgranare il mais esclusivamente a mano.

“Quali vantaggi apporta una lavorazione naturale e manuale del mais?”

Abbiamo scelto di lavorare a mano per ottenere un prodotto di altissima qualità.

Le pannocchie sono sottoposte a una doppia selezione: la prima in campo al momento della raccolta, la seconda durante la sgranatura. Grazie a questa duplice selezione siamo in grado di utilizzare solo le pannocchie migliori e scartare quelle che non hanno raggiunto il livello di umidità ideale per la molitura. Operare a mano permette di evitare i danni meccanici e il surriscaldamento del prodotto, derivanti dall’utilizzo dei macchinari in campo, e l’eventuale contaminazione da muffe.

“Quando avete iniziato vi aspettavate questo risultato?”

All’inizio l’attività ha preso il via un po’ per scherzo, le prime partite di mais le regalavamo ad amici e parenti. Vedendo che erano apprezzate, ci siamo attrezzati per l’etichettatura e la vendita al pubblico.

Negli anni l’azienda è riuscita ad andare ben oltre gli obiettivi che ci eravamo prefissati con la prima semina; siamo passati dal piantare 500-600 metri quadri a 26-27 pertiche (più di 17000 metri quadri per intenderci), ricavando una quantità di mais che oggi va oltre al nostro fabbisogno.

- Davanti a un ricco banchetto di prodotti, Manuel, con una certa emozione, ci ha raccontato come era strutturata la loro prima bancarella: un tavolino su cui erano esposti un cestino di uova, 4kg di farina per polenta e 4 pacchetti di gallette triangolino. -

Inizialmente facevamo solo farina di mais semi-integrale e gallette triangolino; oggi oltre a queste offriamo farina di mais bramata (che si ottiene dalla semi-integrale per rimozione di fioretto, fumetto e crusca), fumetto di mais, fioretto di mais, gallette tonde, patatine di mais e biscotti, sempre a base di mais.

Sicuramente alla base di questo successo c’è la passione per l’agricoltura e per gli animali che ha sempre accompagnato i fratelli nella loro vita e ha aiutato l’azienda a superare le difficoltà riscontrate negli anni, dall’aviaria al meteo avverso.

Campagna Amica con i mercati e la partecipazione alle principali fiere agricole ha contribuito a migliorare la visibilità dell’azienda, che in queste occasioni si è sempre impegnata ad andare incontro al consumatore offrendo assaggi e proponendo attività didattiche. Se avrete occasione in futuro di partecipare a una fiera agricola (come quella di Sant’Alessandro a settembre) non rimarrete delusi dai racconti della famiglia, che vi trascinerà nel loro mondo anche attraverso dimostrazioni pratiche.

Va riconosciuto un merito alla famiglia Marra per l’attenzione alla sostenibilità e agli sprechi.

“Riguardo gli scarti di lavorazione del mais, avete modo di recuperarli?”

Assolutamente sì, dalla nostra produzione di mais non si butta via niente.

Le pannocchie che vengono scartate al momento della selezione sono indirizzate a un mulino e diventano mangime per animali. Lo stesso destino spetta agli scarti derivanti dalla molitura del mais, li recuperiamo e li utilizziamo per l’alimentazione degli avicoli.

Cosa rimane? Il tutolo, che spesso viene richiesto dagli asili per attività didattiche o da piccoli artigiani per produzioni creative.

“Parlando di futuro, l’attività di famiglia diventerà un’alternativa al vostro attuale lavoro o è ancora prematuro per dirlo?”

Dedicarsi completamente all’azienda sarebbe il nostro sogno. Ovviamente è una decisione difficile da prendere, soprattutto quando si stanno già affrontando investimenti importanti nella nostra vita privata che ci frenano nel prendere la decisione definitiva. Fare impresa presuppone anche un certo rischio.

Restando in tema futuro, dal punto di vista produttivo introdurremo una novità. Stiamo già coltivando del frumento, per fare farina 00, semola e qualche derivato. Grazie a questa scelta garantiremo biscotti e grissini 100% made in Fattoria che passione.

“Fattoria che passione? Da dove arriva questo nome?”

È il nome che vorremmo dare all’azienda quando subentreremo a nostra madre, un nome che unisce l’azienda agricola con la motivazione che ci ha spinto a iniziare questo percorso.

Se il legame con la tradizione, l’attenzione alla qualità e agli sprechi, la passione di Manuel e della sua famiglia vi hanno incuriosito non vi resta che andare a trovarli a Filago e assaggiare le loro delizie.

E se volete passare una giornata diversa dal solito, a settembre non perdetevi la raccolta del mais!

 

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