17 Febbraio 2022
Agricoltori bergamaschi in piazza contro le speculazioni

Questa mattina oltre trecento agricoltori di Coldiretti, in rappresentanza di tutto il settore, hanno manifestato in Largo Porta Nuova e in via T. Tasso davanti alla prefettura a Bergamo per chiedere maggiore attenzione al settore e all’agroalimentare Made in Italy in modo da difendere l’economia, il lavoro e il territorio.

Sul palco, oltre al presidente e al direttore di Coldiretti Bergamo, Alberto Brivio e Carlo Loffreda, sono intervenuti anche l’assessore regionale al turismo, marketing territoriale e moda Lara Magoni, i consiglieri regionali Giovanni Malanchini e Paolo Franco, il vicepresidente  ANCI Stefano Locatelli e il consigliere provinciale delegato all’agricoltura Fabio Ferrari oltre a numerosi sindaci. Le senatrici Alessandra Gallone e Daisy Pirovano, gli onorevoli Elena Carnevali e Cristian Invernizzi, essendo impegnati a Roma per i lavori parlamentari, con messaggi, telefonate e post sui social hanno voluto far sentire il loro supporto alla protesta di Coldiretti.

“Oggi siamo qui – ha detto Brivio – per condividere con l’opinione pubblica le problematiche che sta vivendo l’agricoltura. In una classica tempesta perfetta il nostro settore è attanagliato da speculazioni attuate da alcuni soggetti della filiera e l’aumento insostenibile dei costi di produzione. Proprio in questi giorni un’analisi di Ismea ha messo in evidenza che il prezzo del latte pagato agli allevatori è molto al di sotto del costo medio di produzione, salito nelle stalle a 46 centesimi al litro. Questo non è più tollerabile. Le aziende agricole stanno soffrendo ma non si rassegnano e vogliono continuare a lavorare e a svolgere il loro fondamentale compito di produrre cibo per tutti”.

“Tre litri di latte per pagare un caffè”, “Fermiamo le speculazioni”, “Dai campi cibo ed energia” e “Italia più forte con gli agricoltori” sono alcuni degli slogan che hanno accompagnato la manifestazione che, con bandiere e palloni, ha colorato di giallo il centro della città. Molte le iniziative messe in atto come la mungitura del baby agricoltore e la caseificazione del latte e la dimostrazione dei cuochi contadini che hanno preparato dolci a base di latte. Per dare più forza ai messaggi e farli comprendere meglio ai cittadini sono state allestite delle mostre che hanno illustrato le potenzialità delle energie alternative come biogas e fotovoltaico, l’enorme divario tra il prezzo del latte corrisposto agli allevatori e il prezzo del latte al consumo nonché l’impennata dei costi di produzione che sta mettendo in ginocchio le aziende agricole. E’ stata allestita anche un’esposizione dei 9 formaggi DOP bergamasche, un patrimonio costruito grazie al lavoro degli allevatori. Bergamo nel 2019 è entrata a far parte della Rete delle Città Creative Unesco per la Gastronomia grazie anche ai suoi rinomati formaggi.

Non possiamo più lavorare in queste condizioni – ha detto Loffreda -; i costi dell’energia, dei fertilizzanti, delle materie prime per l’alimentazione del bestiame hanno raggiunto livelli assurdi, una situazione aggravata dalle speculazioni e dal mancato riconoscimento di prezzi equi per le imprese agricole.  È quindi urgente che vengano sbloccate al più presto le risorse del Pnrr già stanziate per l’agricoltura, per accelerare il piano di transizione ecologica e favorire gli investimenti da parte delle imprese in fonti energetiche alternative e sostenibili”.

Una delegazione di dirigenti di Coldiretti è stata quindi ricevuta dal Prefetto Enrico Ricci, che dopo aver ascoltato con attenzione le difficoltà del settore ha dichiarato il proprio impegno per trasmettere al livello centrale le istanze rappresentate. Al Prefetto è stata consegnata  una documentazione con la richiesta urgente di fermare le speculazioni a danno delle imprese agricole e con le proposte di Coldiretti per superare questo difficile momento indirizzate al Presidente del consiglio Mario Draghi. Al Prefetto è stata inoltre consegnata una selezione di formaggi del territorio come testimonianza del lavoro svolto dagli agricoltori che ogni giorno, con fatica e impegno, contribuiscono alla realizzazione di un patrimonio di eccellenze fondamentale dal punto di vista economico, sociale e ambientale.

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