10 Novembre 2018
A Treviglio Giornata Provinciale del Ringraziamento con agrimercato e petizione “Stop cibi anonimi”

 Si celebra domani,  domenica 11 novembre, a Treviglio (Bg) la 68a Giornata Provinciale del Ringraziamento, la tradizionale ricorrenza che dal 1951 viene festeggiata dalla Coldiretti in tutta Italia con una manifestazione promossa dalla Conferenza Episcopale Italiana (Cei) per rendere grazie per il raccolto dei campi e chiedere la benedizione sui nuovi lavori.
Il messaggio della Commissione episcopale per i problemi sociali e il lavoro, la giustizia e la pace che quest’anno accompagna la celebrazione del Ringraziamento indica la necessità di “un’agricoltura contro la diseguaglianza”, denunciando “il modello di industrializzazione imposto dal pensiero neoliberista e mercantilista, evidente nel sistema economico-finanziario globale attuale”. Sotto accusa anche i “processi di omologazione globale dei mercati agroalimentari che hanno mortificato quel contributo delle diversità culturali”.

A Treviglio la Giornata del Ringraziamento seguirà il seguente programma: ore 9,00 concentramento dei mezzi agricoli nel piazzale del mercato, ore 10,00 ritrovo delle autorità e dei partecipanti presso il piazzale del mercato, ore 10,30 sfilata per le vie cittadine, ore 11,15 Santa Messa Solenne con offertorio dei frutti della terra celebrata nella Basilica di San Martino e Santa Maria Assunta da Monsignor Franco Agnesi Vescovo e Vicario Generale della Diocesi di Milano, da Monsignor Norberto Donghi Parroco di Treviglio e da Don Mauro Tribbia Consulente Ecclesiastico di Coldiretti Bergamo. Al termine si terrà la premiazione dei coltivatori benemeriti; seguiranno la benedizione delle macchine agricole e i saluti delle autorità.
In piazza Garibaldi invece sarà attivo tutto il giorno il Mercato di Campagna Amica con le eccellenze dell’agricoltura bergamasca dove sarà anche possibile aderire alla raccolta firme per la petizione “Eat original! Unmask your food” (Mangia originale, smaschera il tuo cibo) promossa da Coldiretti e Fondazione Campagna Amica per chiedere alla Commissione europea di agire sul fronte della trasparenza e dell’informazione al consumatore sulla provenienza di quello che mangia.
“Infatti - spiega il presidente di Coldiretti Bergamo Alberto Brivio -  è a rischio “fake” nel carrello della spesa un prodotto alimentare su quattro che non ha l’obbligo di riportare l’origine in etichetta, dai salumi alle marmellate, dai ragù ai sottoli, dal succo di frutta al pane fino al latte in polvere per bambini. Di fronte all’atteggiamento incerto e contradditorio dell’Unione Europea che obbliga a indicare l’origine in etichetta per le uova ma non per gli ovoprodotti, per la carne fresca ma non per i salumi, per la frutta fresca ma non per i succhi e le marmellate, per il miele ma non per lo zucchero è nato un fronte europeo per la trasparenza in etichetta”
L’obiettivo è di raccogliere un milione di firme in almeno 7 Paesi dell’Unione per dare la possibilità a livello europeo di estendere l’obbligo di indicare l’origine in etichetta a tutti gli alimenti dopo che l’Italia, affiancata anche da Francia, Portogallo, Grecia, Finlandia, Lituania, Romania e Spagna, ha già adottato decreti nazionali per disciplinarlo in alcuni prodotti come latte e derivati, grano nella pasta e riso.

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