Le imprenditrici di Coldiretti Bergamo quest’anno hanno dedicato la ricorrenza dell’8 marzo alle numerose donne ucraine presenti nella provincia di Bergamo che stanno vivendo momenti di dolore e apprensione per quanto sta accadendo nel loro Paese.
In base a un’analisi su dati Istat, la provincia lombarda con la maggior presenza di donne ucraine è quella di Milano (14.915) che precede quella di Brescia (6.192) e quella di Bergamo (4.075). Seguono poi la provincia di Monza Brianza (4.035), Varese (3.825), Pavia (2.981), Como (2.044), Mantova (1.593), Cremona (793), Lecco (654), Sondrio (473) e Lodi (461).
Nella giornata che celebra la forza e il ruolo del mondo femminile nella società, in Piazzetta Santo Spirito a Bergamo si è tenuta la seconda giornata dell’iniziativa “Un fiore per la Pace” promossa da Coldiretti Donne Impresa.
“Di fronte a una situazione così grave come quella che si sta verificando in Ucraina – afferma Elena Lazzarini, Responsabile Donne Impresa Coldiretti Bergamo - abbiamo voluto anche noi contribuire allo sforzo corale che nel nostro Paese è stato messo in atto da tante realtà. In questo momento di difficoltà ed incertezza, oltre a donare un sostegno concreto in prodotti agroalimentari del nostro territorio ai profughi che stanno arrivando nella nostra provincia, abbiamo voluto divulgare un messaggio di vicinanza e di solidarietà a tutte le donne che stanno subendo gli orrori della guerra”.
Coldiretti Donne Impresa Bergamo sottolinea che dai tanti pensieri lasciati nelle bacheche dei mercati di Campagna Amica durante le iniziative a sostegno del popolo ucraino è emersa una grande voglia di pace.
“Anche in questa occasione abbiamo potuto constatare la generosità dei bergamaschi – sottolinea Lazzarini - fatta anche di parole semplici ma ricche di umanità. Queste giornate sono state anche un momento di riflessione sulle brutture della guerra e sull’importanza del dialogo e dell’accettazione delle reciproche differenze”.